Calzini di lana, un vestito a fiori ancora estivo, una ciocca di capelli rossi dietro le orecchie, un torcetto intinto nel caffè, una borraccia rosa pastello, una fetta di clafoutis alle pere, un taccuino nuovo: dopo tanti schermi e distanze riaprire le porte al mondo è stata un’emozione fatta di dettagli, quei gesti che solo lo stare insieme attorno a un tavolo può regalare.
La giornata di Open Day è stata un’esperienza intima, dedicata ad alcune donne che volevo rivedere o conoscere da tempo – dopo mesi di messaggi e scambi su Instagram. Insieme abbiamo provato a riflettere sullo spazio che dedichiamo alla creatività e su come è possibile nutrirla. Poi abbiamo preso uno strumento quotidiano, quello delle liste, e abbiamo provato a trasformarlo in una fonte di ispirazione creativa. Ogni invitata si è presentata con un elenco di piccole cose per poi lavorare sul tirare fuori ciò che aveva da dire nel profondo. Tutto con l’aiuto di liste, elenchi e qualche lettura tratta da Austin Kleon, Nora Ephron, Sei Shonagon e Sandro Veronesi. Alla fine, dopo tanto scrivere, non poteva mancare il colore: abbiamo giocato con gli acquerelli e dato spazio a quella che io chiamo “l’arte del processo”. Perché non conta sempre il risultato, a volte è più importante il viaggio che compiamo passo dopo passo.
Il bosco è il percorso di incontro con la creatività. Si tiene un sabato al mese e la nuova edizione partirà il 16 ottobre. Trovi tutte le info qui.
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